Test di Coagulazione

SIGNIFICATO CLINICO

I test di coagulazione sono analisi di laboratorio utili per monitorare l'attività di coagulazione del sangue.
I principali esami di laboratorio per lo studio dell'attività di coagulazione del sangue sono:

  • Il tempo di protrombina, PT;
  • Il tempo di tromboplastina parziale, PTT;
  • Il fibrinogeno.

I test della coagulazione vengono consigliati dal medico per esempio quando una per¬sona deve sottoporsi ad un intervento chirurgico, quando bisogna controllare la terapia anticoa¬gulante, quando si ha il sospetto di una alterata coagulazione del sangue. In particolare quando una persona sta assumendo dei farmaci anticoagulanti di tipo cumarinico, che rendono il sangue molto più fluido per ostacolare la formazione di trombi, si ricorre all’analisi di un ulteriore valore, detto INR, ovvero International Normalized Ratio, un sistema di misura che ha sostituito l'espressione del valore percentuale permettendo così un trattamento uniforme in Italia e nel mondo. Il tempo di coagulazione viene automaticamente convertito dall'analizzatore in rapporto tra il tempo di protrombina del paziente e il tempo di protrombina ottenuto con un plasma normale di riferimento.
Tale rapporto in condizioni normali è 0.8-1.20.

Per chi assume anticoagulanti e ha quindi la necessita di rendere il sangue più fluido, il valore normale sarà più elevato, solitamente fra 2.5 e 3.5 in base al rischio embolico personale valutato dal medico.

Il PT misura quanto impiega il sangue a formare un coagulo di fibrina. Viene espresso dal coagulometro in secondi e in un corpo sano, che non assuma farmaci anticoagulanti, ci vogliono dagli 11 ai 13,5 secondi.

Il PTT rappresenta il tempo necessario alla formazione del coagulo fibrinico e valuta il sistema intrinseco della coagulazione. Il tempo per la formazione del coagulo di fibrina viene espresso dal coagulometro in secondi. Può considerarsi normale quando il suo valore oscilla tra 26-37 secondi.

Il fibrinogeno entra a far parte del processo coagulativo trasformandosi in fibrina e permettendo in tal modo la formazione del trombo emostatico. Può considerarsi normale quando il suo valore oscilla tra 150-400 mg/ml. Se il valore del fibrinogeno è più basso di quello normale, significa che l'organismo consuma i fattori della coagulazione anche in assenza di emorragie. Se il valore del fibrinogeno aumenta oltre il valore normale, è indice di una infiammazione che il medico deve approfondire.

COME SI ESEGUE

Si tratta di un semplice prelievo di sangue che non necessita il digiuno. Le analisi possono essere eseguite insieme oppure separatamente a seconda della richiesta del medico. I farmaci a base di acido acetilsalicilico e i farmaci antinfiammatori influiscono nel risultato riducendo l'aggregazione piastrinica e ostacolando l'arresto di una emorragia.

VALORI NORMALI

Tempo di Protrombina (PT) 10,1 - 15,5 (sec.)

Atività di Protrombina 80 - 120 (%)

I.N.R. 0,8 - 1,20

I.N.R. in terapia coagulante 2,5 - 3,5

Tempo di Tromboplastina parziale (PTT) 26 - 37 secondi

Fibrinogeno 150-400 mg/ml

ALIMENTAZIONE

L'apporto nutrizionale di vitamina K svolge un ruolo decisivo nella stabilità della terapia anticoagulante.

Le verdure sono la sorgente principale di vitamina K. Il loro consumo anche occasionale è sufficiente per una grande variazione dell'I.N.R. Pertanto è sconsigliabile assumere le seguenti verdure: spinaci, bietole da costa, verze, cavoletti di Bruxelles, broccoli, cime di rapa e cicoria.

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